Rent to buy per chi compra

Se stai cercando casa il modello rent to buy rappresenta una soluzione ottimale a molti dei problemi che di solito affliggono gli acquirenti. Attraverso questo contratto infatti il conducente può affittare una proprietà pagando un anticipo e una quota mensile di affitto, che poi andranno sottratti alla tariffa totale per l’acquisto della casa. Grazie a questo sistema è possibile rateizzare il pagamento dell’immobile senza fare ricorso a un mutuo, evitando quindi variazioni nei tassi di interesse. Altro importante vantaggio è quello di potere “testare” la proprietà e i suoi dintorni prima di procedere all’acquisto. Infatti la scelta sull’acquisto vero e proprio dell’abitazione avverrà solo a fine contratto.

Rischi per l’acquirente

Il contratto rent to buy è di sicura convenienza per chi intende comprare casa ma vuole prima provare la proprietà oppure non ha disponibilità immediata di liquidi. Vi sono però come in tutti i contratti dei rischi legati all’accordo.

Tra i rischi più evidenti c’è quello della perdita dell’anticipo sulla proprietà, se infatti l’acquirente rinuncia a completare il contratto di acquisto, la quota di anticipo e le rate versate sotto forma di affitto nel corso di 2-7 anni, rimarranno in mano al proprietario. Le rate di affitto per questo tipo di contratto sono tra l’altro solitamente più alte delle normali quote di mercato per affitto casa.

Altro rischio importante è quello del fallimento del costruttore, in questo caso infatti il conducente che abbia corrisposto tutti i canoni regolarmente e non abbia avuto la possibilità di esercitare il suo diritto, rischia di non avere modo di assicurarsi un rimborso.

In caso di cessione dell’immobile da parte del impresa venditrice a una società terza o in caso di ipoteca giudiziale, pignoramento immobile, alcuni dei contratti di rent to buy perdono il loro valore, il nuovo proprietario potrebbe infatti non riconoscere al compratore il diritto di opzione, in quanto questo tipo di contratto non è trascrivibile a terzi. Questo rischio non è però presente nei contratti di affitto con patto di futura vendita con stipula del preliminare bilaterale o unilaterale, in quanto trascrivibili.

Oneri di chi compra

Il conduttore ha prima di tutto l’onere di procedere all’inventario e al rilascio di una garanzia al momento della presa in consegna dell’immobile, non può dunque entrare in possesso dei beni prima di avere rispettato questi obblighi. L’obbligo non è però inderogabile, nel caso dell’affitto con riscatto accade spesso che vi sia una accurata descrizione del bene nel contratto che costituisce di per se “inventario”. Inoltre quando l’immobile viene concesso arredato il concedente può avere interesse alla redazione dell’inventario.

Il tipo di garanzia da prestare sarà individuata dalle due parti e viste le affinità col contratto di locazione sarà in molti casi un deposito costituito dal conduttore presso il concedente, non superiore alle tre mensilità di affitto. Anche questo obbligo ammette deroga.

Il conduttore ha inoltre l’onere delle spese di ordinaria manutenzione, amministrazione e custodia dell’immobile e delle relative parti condominiali. In casi di inadempimento alla normale manutenzione, le spese derivatene (ordinarie o straordinarie) saranno comunque a carico del conduttore. Rientrano nell’ordinaria manutenzione le riparazioni di elementi accessori degli immobili che, per loro natura si deteriorano con l’utilizzo normale. Vi è a carico del conduttore un obbligo di custodia, ossia l’obbligo di adottare tutte le misure e i comportamenti necessari per prevenire danni materiali all’immobile.

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Il sito informativo sul Rent to Buy Italia, detto anche Affitto con Riscatto Case. Trovi consigli utili sul comprare e vendere casa con contratto a riscatto.

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